La terza tappa del Tour du Mont Blanc saluta il versante italiano del massiccio per entrare nella idilliaca Val Ferret svizzera: la vetta non sarà più visibile fino a quando, dopo tre giorni, non si supererà il confine con la Francia. Pascoli, alpeggi, paesaggi bucolici e villaggi che sembrano fuori dal tempo caratterizzano le prime due tappe in territorio elvetico, che, percorrendo tutta la valle, permettono di arrivare a Champex, il pricipale centro turistico attraversato dal TMB in Svizzera.
Due sono i sentieri che a monte del Rifugio Elena permettono di attraversare la frontiera e raggiungere La Fouly, ma è quello più a sud (e più alto) che viene percorso dal TMB. Dietro il rifugio, il facile e popolare sentiero si allontana dal ghiacciaio e dapprima gira a destra per superare il crinale e poi con una serie di zig zag raggiunge un gruppo di casolari in rovina, nei pressi dei quali è possibile trovare dell’acqua e che potrebbero offrire, nell’emergenza, un posto pianeggiante dove piazzare la propria tenda. Passate le rovine, il sentiero sale ancora un poco prima di piegare a sinistra ed arrampicarsi verso il Col du Grand Ferret (2537m, 1h 30m). Il passo permette per la prima volta di gettare lo sguardo in Svizzera, dove il paesaggio, rispetto a quanto ci si è lasciati alle spalle, risulta meno drammatico. Solo l’innevata Grand Combin, e degna di attenzione verso est, mentre guardando a nordovest, lungo lo spartiacque, interessante da osservare è il Mont Dolent e alla sua sinistra l’Aiguille de Triolet. In ogni caso è volgendo lo sguardo alle proprie spalle che il paesaggio offreuna vista impagabile, con l’infilata della Val Ferret e della Val Veny con il Col de la Seigne in lontananza. Una tavola di orientamento aiuta ad identificare i punti più interessanti del panorama.
Spesso la neve permane per tutta l’estate sul versante svizzero del colle, dove i declivi erbosi sono punteggiati di pozze d’acqua. Il sentiero è decisamente ben segnato: dapprima piega a sinistra, quindi gira verso est. A circa 8 minuti dal colle, un sentiero sulla sinistra si allontana dal percorso del TMB e conduce, a breve distanza, ad uno spettacolare belvedere che permette di abbracciare per quasi tutta la sua lunghezza la Val Ferret svizzera. Rimanendo sul sentiero pricipale, si percorre a mezza costa tutta la valle laterale, tenendo le montagne sulla sinistra, fino a raggiungere l’alpeggio di La Peule (2071m, 1h 20m / 2h 50m). Il percorso classico del TMB da qui segue la strada sterrata che in discesa raggiunge in circa 30 minuti a fondovalle un ponte sulla Drance de Ferret (1775m). Si attraversa il ponte e si risale sull’altra sponda fina ad una strada asfaltata appena sotto una fattoria. Questa è l’unica abitazione visibile in questa parte della valle, che si insinua stratta da entrambi i lati verso nordovest. Si prosegue lungo la strada che in 20 minuti circa dal ponte conduce al piccolo paese di Ferret (1705m, 1h 5m / 3h 55m). A Ferret si trova il capolinea del pullman che percorre tutta la Val Ferret svizzera, transitando anche da La Fouly, fino ad Orsières, da dove, grazie ad un altro pullman in coincidenza, è possibile raggiungere Champex, nel caso in cui si fosse deciso di saltare la tappa successiva.
All’ingresso di Ferret, un segnale sulla sinistra indica un sentiero che attraversa nuovamente la Drance grazie ad un ponte pedonale, superato il quale si gira a destra e si procede seguendo il torrente attraverso un delizioso paesaggio fino ad un altro ponticello. Poco dopo si incontra un bivio: prendendo a sinistra, in evidente salita, si raggiunge in poco tempo la Gîte de la Léchère, mentre il percorso del TMB prevede di proseguire dritto. Guadagnata un po’ di quota, un segnale indica di proseguire a destra, scendendo nuovamente verso il fiume attraverso prati e boschi, fino a raggiungere un altro ponte. Lo si supera e raggiunte la strada si svolta a sinistra; pochi minuti più tardi si entra a La Fouly (1610m, 45m / 4h 40m), dove si possono trovare hotels, gîte d’étapes, qualche ristorante e qualche negozio ed un campeggio. Da tutto il paese, volgendo lo sguardo a ovest, si può ammirare il maestoso circo incoronato del Mont Dolent e dal Tour Noir.
Chi dall’alpeggio di La Peule volesse provare la variante al Tour du Mont Blanc che evita di percorrere per un così lungo tratto la strada dapprima sterrata e poi asfaltata, appena prima dell’alpeggio di La Peule dovrà prendere a sinistra il sentiero che si distacca da quello principale e al quale si ricongiunge in un’ora circa, nel tratto fra Ferret e La Fouly, attraversando pascoli e boschi, con magnifiche vedute sul Mont Dolent , il Tour Noir e i suoi ghiacciai, e la Val Ferret più in basso. Pare che a breve questa variante, decisamente più interessante rispetto all’itinerario “ufficiale”, così come è già successo recentemente per altri tratti, diventerà formalmente il percorso del TMB.