La dodicesima tappa del Tour du Mont Blanc, troppo spesso evitata nel fondovalle da chi, per il poco tempo a disposizione, decide di rientrare in pullman a Courmayeur, si rivela invece essere uno spettacolare epilogo del Giro appena compiuto, almeno fino agli impianti sciistici dello Chécrouit. Magnifici sono i panorami verso i ghiacciai del Miage e della Brenva e verso l’intero versante italiano del massiccio, su cui spiccano l’obelisco roccioso dell’Aiguille Noire, i Piloni e le seraccatte del Frêney e del Brouillard.
Dal Rifugio Elisabetta si discende all’Alpe Inferiore della Lex Blanche dove, dal Lac Combal, giunge una strada sterrata, evitabile in alcuni tratti tagliando per evidenti sentieri fino al fondovalle. Da qui si segue la strada costeggiando il lago, lungo un tratto pianeggiante ma non per questo paesaggisticamente meno interessante, fino al ponte di Combal (1950mt, 1h), dove si trova la Cabane du Combal, e oltre il quale comincia la strada asfaltata della Val Veny che in circa 40 minuti raggiunge Visaille e il capolinea dei pullman per Courmayeur.
Per continuare a seguire il TMB, circa cinquanta metri prima dl ponte, sulla destra, il sentiero porta dapprima ai ruderi dei casolari dell’Alp Vieille inferiore (2072mt) e poi, salendo in maniera più decisa attraverso i pascoli con panorami sempre più ampi sul ghiacciaio del Miage, a quelli dell’Alp Vieille superiore (2302mt). Tutto il versante sud del massiccio è ora visibile e più si continua a salire più si mostra in tutta la sua impressionante grandezza. Lasciata l’Alp Vieille superiore, infatti, il sentiero guadagna ancora quota, superando sulla sinistra una spalla che discende dal Mont Favre e in 20 minuticirca raggiunge, ad un colle, la massima altitudine di questa tappa (2430mt, 1h 15m / 2h 15m). Si discende quindi a mezza costa, superando un torrente e un piccolo laghetto, e, perlopiù su pendii erbosi, ma a volte anche fra gli alberi, attraversato un canalone, si raggiunge dapprima il lago Chécrouit (2165mt) e in seguito il Col Chécrouit, dove si trova il Rifugio Maison Vieille (1956mt, 1h 35m / 3h 50m). Il paesaggio, pur deturpato dalle infrastrutture del comprensorio sciistico, offre comunque belle vedute attraverso la valle.
Da qui è possibile scendere a Courmayeur dapprima in seggiovia e poi in funivia. Chi invece desidera completare a piedi l’itinerario, dal rifugio deve seguire a destra una pista con indicazioni per Dolonne. Al successivo incrocio si terrà ancora la destra e, a 5 minuti circa dal rifugio, si troverà sulla sinistra il sentiero segnalato TMB. Dapprima in piano, poi in discesa, si raggiungono il Rifugio Randonneur (1890mt) e, superati gli impianti di risalita, a seguire, i casolari di Plan Chécruit (1701mt) e una strada sterrata.
Si prende a destra e circa 10 minuti più tardi un’indicazione per il TMB segnala a sinistra un sentiero che permette di tagliare parte della strada, alla quale si ricongiunge in seguito. Dopo un tornante, un altra scorciatoia sulla sinistra attraverso il bosco conduce ripidamente sulla strada asfaltata appensa sopra il paese di Dolonne (1210mt, 1h 30m / 5h 20m). Si attraversa il paese e, superato il fiume, si segue la strada che conduce al centro di Courmayeur (1228mt, 20m / 5h 40m), dove tutto era iniziato 12 giorni e 170 chilometri prima.