Prosegue, con l’ottava tappa, il percorso lungo il “sentiero-balcone” che si affaccia sul versante settentrionale del massiccio regalando viste impagabili e che culmina nei 2525 metri di altitudine della vetta del Brévent, riconosciuta fin dal ‘700 come uno dei migliori punti di osservazione del Monte Bianco. Una tappa lunga e a tratti faticosa, che termina con la ripida e interminabile discesa a Les Houches, tradizionale punto di partenza e arrivo per gli escursionisti francesi e del nord Europa.
Per raggiungere Les Houches, dalla stazione superiore della funivia della Flégère (1877 mt) si segue l’evidente sentiero a mezza costa che lascia a sinistra la pista da sci e il sentiero che scende a Chamonix. Superato un breve e facile tratto roccioso grazie a gradini e corrimani metallici, si prosegue, sempre a mezza costa, contornando due crinali fino a giungere nella conca di Charlanon (1812mt). Oltrepassata una strada sterrata, il sentiero si inoltra fra cespugli (possibilità di montare la tenda in caso di emergenza) e supera alcuni bivii, sempre ben segnalato, prima di oltrepassare nuovamente la pista. Si comincia ora a salire lungo il fianco della Montagne de la Parsa e, superato un terzo crinale, si raggiunge un incrocio di sentieri. Si prosegue dritto risalendo il pendio in direzione Plan Praz (2020 mt, 1h 45m), proseguendo ai piedi dell’Aiguille de Charlanon. Il complesso di impianti di risalita e di piste serviti dalla funivia di Plan Praz rende il paesaggio il più deprimente di tutto il TMB. In ogni caso, una volta iniziata l’ascesa al Col du Brévent, il peggio sarà alle spalle.
Senza bisogno di discendere le poche decine di metri fino alla stazione della funivia, si prende il sentiero che, nei pressi dei cartelli indicatori, si stacca a destra da una pista e si sale, prima dolcemente, poi in maniera decisamente più ripida, verso il Col du Brévent. Dopo circa 20-25 minuti si giunge ad un bivio su un tornante (2197mt) e, preso il sentiero a sinistra, si continua a salire, avendo davanti a sè la rocciosa vetta del Brévent, fino a raggiungere il crinale a breve distanza dal Col du Brévent (2368 mt, 50m / 2h 35m), dove si incontrano i segnavia del GR5 che collega il lago Lemano con Nizza. Una breve sosta è dovuta per ammirare i contrastanti paesaggi a nord e a sud, dal momento che a breve si entrerà in una conca dove le vedute saranno più ristrette. Con un pò di fortuna è possibile avvistare alcuni stambecchi, la cui colonia vive nella zona.
Il TMB gira ora a sinistra e ricomincia a salire per entrare in un bacino dove è possibile trovare chiazze di neve fino ad estate inoltrata. Il sentiero si fa strada fra rocce e massi, sempre ben segnalato da ometti di pietra, bolli rossi e le classiche indicazioni a strisce bianco-rosse. Usciti dalla conca, due scale di metallo aiutano a risalire una ripida parete, che sarebbe altrimenti difficoltosa con uno zaino sulle spalle. Si raggiunge e si segue una pista che risale il lato nord della Brévent, con una bella veduta verso la valle di Diosaz e, superato a sinistra il punto di arrivo di un sentiero più diretto ma meno interessante da Plan Praz, si arriva ad un altro bivio appena sotto la cima. Benché non necessario, pochi sapranno rinunciare a risalire per cinque minuti la pista fino a giungere alla vetta del Brévent (2525mt, 55m / 3h 30m). La vista dalla terrazza panoramica è davvero impressionante con la vetta del Monte Bianco direttamente di fronte e, 1500 metri più in basso, la città di Chamonix.
Fra la vetta e Les Houches il sentiero è una spettacolare ma continua discesa che si farà sentire sulle
ginocchia di chi lo percorre. Dall’ultimo bivio incontrato, il TMB segue le indicazioni per Bellachat e a zig zag discende lungo alcune creste su un terreno sassoso. Un tratto sulla desta del crinale porta ad affacciarsi sul Lac du Brévent. Tornati in cresta, si scende ancora con tornanti, si passa acconto alla Tête de Bellachat (2276 mt) e, lasciato a destra il sentiero per l’Aiguillette des Houches, si giunge al Refuge de Bellachat (2152 mt, 45m / 4h 15m)l. La vista da qui è spettacolare tanto quanto quella dalla Brévent ed è possibile ammirare, proprio di fronte, il Glacier Bossons in tutta la sua estensione.
Il sentiero ora scende a zig zag in un’arida conca lungo il fianco dell’Aiguillette de Brévent e, oltrepassato un breve tratto pianeggiante, raggiunge una nuova serie di stretti tornanti e un tratto attrezzato con mancorrenti e gradini metallici. Attraversato un altro canalone si entra nel bosco e si scende rapidamente fino a raggiungere un lato del parco-zoo di Merlet, dove, in un ampio recinto che per un buon tratto si costeggia, è possibile ammirare stambecchi, marmotte, daini e camosci. Arrivati sulla strada asfaltata, la si segue per poche centinaia di metri prima di riprendere il sentiero che a sinistra conduce alla statua del Cristo Re (1268mt) e prosegue in direzione della stazione dei treni di Les Houches tagliando i tornanti. Attraversati la diga sull’Arve e un cavalcavia, si segue la strada che in breve, sulla destra, risale fino al centro di Les Houches (1003mt, 2h 30m / 5h 45m), dove numerose sono le possibilita di pernottare e di mangiare. Il Camping Bellevue, per chi ha deciso di affrontare il Tour du Mont Blanc in tenda, si raggiunge in un quarto d’ora circa proseguendo lungo la strada in direzione della stazione della funivia (punto di partenza della tappa dell’indomani) e prendendo a destra al bivio successivo.